×

Caos e arresti: la manifestazione sfocia in devastazione e saccheggio

Catania, 20 novembre 2025 – Due persone sono state fermate questa mattina a Catania dagli agenti della sezione Antiterrorismo della Digos. Sono accusate di aver preso parte a una serie di reati durante una manifestazione pubblica. L’operazione, chiamata Ipogeo, è partita all’alba su ordine del gip del Tribunale di Catania, che ha firmato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere su richiesta della Procura di Catania. Tra le accuse ci sono devastazione e saccheggio, danneggiamento, imbrattamento, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e lancio di bottiglie incendiarie.

Operazione Ipogeo: due arresti e perquisizioni in tutta la Sicilia

Le indagini, guidate dalla Procura di Catania, hanno portato a identificare due presunti responsabili, già noti alle forze dell’ordine per fatti simili. Gli investigatori spiegano che i reati risalgono a una manifestazione nel centro della città di qualche settimana fa. Quel giorno, gruppi di manifestanti hanno affrontato le forze dell’ordine, danneggiando arredi urbani e lanciando oggetti incendiari contro gli agenti.

Le misure cautelari sono state eseguite nelle prime ore del mattino. Allo stesso tempo, sono partite decine di perquisizioni nelle case di altri sospetti in diverse province siciliane e nel resto d’Italia. Gli inquirenti cercano di capire se ci siano legami tra i vari gruppi che hanno partecipato ai disordini.

La dinamica degli scontri e i reati contestati

Secondo la Questura, i due arrestati sono stati ripresi dalle telecamere mentre prendevano parte attivamente a devastazioni e saccheggi. Uno dei due è stato visto lanciare una bottiglia incendiaria contro un mezzo delle forze dell’ordine parcheggiato in via Etnea. L’altro avrebbe imbrattato con vernice spray la facciata di un edificio pubblico, prima di essere fermato dagli agenti in borghese.

Durante gli scontri, tre poliziotti hanno riportato lesioni personali con prognosi di pochi giorni. Alcuni commercianti della zona hanno denunciato danni alle vetrine e agli arredi esterni dei loro negozi. “Abbiamo avuto paura che la situazione sfuggisse di mano – racconta un negoziante di piazza Stesicoro – c’erano urla, fumo e oggetti che volavano ovunque”.

La reazione delle autorità e i prossimi passi delle indagini

Il procuratore capo di Catania, Carmelo Zuccaro, ha detto che “l’operazione Ipogeo è una risposta chiara e decisa agli atti di violenza che hanno messo in pericolo la sicurezza pubblica e l’incolumità degli agenti”. La Digos sta cercando di ricostruire chi ha organizzato e guidato i disordini. “Non permetteremo che atti come questi mettano a rischio la convivenza civile”, ha aggiunto Zuccaro.

Le perquisizioni continueranno anche fuori dalla provincia di Catania. Gli investigatori stanno esaminando telefoni, computer e altri materiali sequestrati per trovare eventuali contatti con altri gruppi attivi in Italia.

In arrivo la conferenza stampa della Procura

I dettagli dell’operazione verranno presentati durante una conferenza stampa fissata per le 10.30 nella sala riunioni della Procura di Catania. Saranno presenti i vertici della Questura e i magistrati che seguono l’inchiesta. Verranno spiegate le modalità dell’operazione e i prossimi sviluppi.

Per ora non sono stati resi noti i nomi degli arrestati né altri dettagli sulle loro posizioni. Fonti investigative riferiscono però che si tratta di persone già sotto osservazione per partecipazioni a manifestazioni considerate ad alto rischio. La città resta sotto stretta vigilanza: la Questura ha aumentato i controlli nelle zone più sensibili del centro storico.

L’operazione Ipogeo apre un nuovo capitolo nella gestione dell’ordine pubblico a Catania, dove negli ultimi mesi si sono accumulati episodi di tensione durante cortei e raduni spontanei. Gli inquirenti non escludono nuovi sviluppi nelle prossime settimane.

Change privacy settings
×