Emergenza sanitaria: scoperta contaminazione da batteri fecali nell’industria dell’ acqua frizzanti di una famosa marca
Sono stati individuati batteri fecali pericolosi per la salute nell’acqua frizzante di un noto marchio alimentare. La multinazionale ha deciso di distruggere due milioni di bottiglie a causa di questa contaminazione. La notizia è stata resa nota dall’Agenzia France Presse (Afp) su comunicazione della stessa azienda, che ha dichiarato di aver preso questa misura precauzionale.
Interrotto temporaneamente l’utilizzo di una delle sorgenti d’acqua contaminata, situata a Gard, nel sud della Francia. Il problema è emerso a seguito delle forti piogge del temporale Monica, che hanno colpito la Francia a metà marzo. L’acqua in questione viene raccolta dalla sua fonte storica a Vergèze, nel Gard, ma uno dei pozzi è stato contaminato da batteri fecali dopo queste intense precipitazioni. Come misura precauzionale, sono stati distrutti diversi lotti di bottiglie, e l’azienda ha garantito che tutte le bottiglie disponibili sul mercato sono sicure per il consumo.
Il decreto del prefetto del Gard del 19 aprile ha confermato la presenza di contaminazione da batteri fecali (coliformi, Escherichia coli) e germi come Pseudomonas aeruginosa a partire dal 10 marzo. Il prefetto ha ritenuto che vi sia un rischio per la salute dei consumatori e ha ordinato la sospensione immediata dell’utilizzo dei pozzi incriminati. Ma di quale acqua stiamo parlando?
L’acqua minerale contaminata da batteri fecali
I batteri fecali pericolosi sono stati rilevati nel noto marchio di acqua frizzanti Perrier dell’azienda Nestlé. La scoperta di contaminazione da batteri nell’acqua minerale solleva preoccupazioni sulla sicurezza alimentare e la gestione delle risorse idriche. Nestlé Waters potrà riprendere l’utilizzo del pozzo contaminato solo dopo aver identificato e eliminato le fonti di inquinamento, fornendo analisi conformi per un periodo fino a dodici mesi. Perrier è un marchio rinomato di acqua minerale, noto per le sue proprietà benefiche sulla salute e certificato dall’Accademia francese di medicina e dal Ministero della salute.
Questo non rappresenta il primo problema per Nestlé riguardo alla sicurezza dell’acqua in bottiglia. A gennaio, sono emerse segnalazioni riguardanti la filtrazione illegale dell’acqua per mascherare la contaminazione, mentre a aprile sono state rivelate non conformità riguardanti la presenza di PFAS e pesticidi che superavano i limiti normativi. Nestlé ha dichiarato di aver rafforzato le procedure di controllo e gestione della qualità a Vergèze, ma solo a partire dal 2023, suscitando dubbi e preoccupazioni riguardo alla gestione complessiva della sicurezza alimentare.
In conclusione, questi ultimi sviluppi sollevano seri interrogativi sulla sicurezza e la gestione delle risorse idriche da parte di Nestlé. Le continue problematiche riguardanti la qualità dell’acqua minerale mettono in discussione l’efficacia dei controlli aziendali e richiamano l’attenzione sulle responsabilità nell’assicurare la sicurezza alimentare. È essenziale che l’azienda adotti misure concrete e trasparenti per garantire la qualità e l’integrità dei suoi prodotti, tutelando la salute dei consumatori e ristabilendo la fiducia nel marchio.
