Assegno di inclusione sospeso a maggio: come fare per difendersi

A maggio l’assegno di inclusione potrebbe essere sospeso a molte persone. Ecco perché e come cambiare le cose.

L’assegno di inclusione è, senza alcun dubbio, uno degli aiuti che consentono a chi si trova in difficoltà di poter contare su una piccola entrata in grado di facilitare la vita di tutti i giorni.

Assegno di inclusione sospeso a maggio
Blocco dell’assegno di inclusione: come evitarlo (Arabonormannaunesco.it)

Ovviamente, per ottenere questo sostegno è indispensabile rientrare in determinate caratteristiche che vanno dichiarate e successivamente dimostrate. Ciò nonostante, a maggio c’è chi rischia di vedersi bloccato l’assegno di inclusione. Ecco perché e come cambiare le cose per non andare incontro allo sgraditissimo blocco dell’assegno di inclusione.

Assegno di inclusione bloccato a maggio: da cosa dipende e come agire

Come già accennato, per poter godere dell’assegno di inclusione bisogna rientrare in determinate caratteristiche che, successivamente, devono essere verificate attraverso alcuni step. Tra gli stessi c’è la ricezione di un sms che invita a recarsi presso i servizi sociali con il proprio nucleo familiare e tutto in modo da ottenere un incontro conoscitivo.

A maggio saranno bloccati diversi assegni di inclusione
Stop all’assegno di inclusione se non fai questo (Arabonormannaunesco.it)

In tanti, però, non stanno ricevendo questo messaggio o pur avendolo ricevuto non si sono ancora recati presso i servizi. Questa mancanza è vista in modo assoluto e improrogabile come un mancato adempimento ai propri obblighi e porta inevitabilmente al blocco dell’assegno di inclusione.

Si tratta di un provvedimento preso per tutti coloro che già nel mese di aprile hanno mancato di farsi vedere. Da allora è stata offerta una proroga che, però, scadrà con il mese di maggio. Come agire, quindi? A questo punto, chiunque non sia ancora stato presso i servizi sociali dovrebbe presentarsi entro la fine di maggio a prescindere dall’avvenuta ricezione del messaggio.

E ciò vale anche per chi avesse saltato la sua data. Il contatto con i servizi (anche telefonico in caso di problemi che impediscono di andare di persona) è infatti l’unico modo per portare avanti la pratica e per evitare che l’assegno sia bloccato in modo definitivo.

C’è da dire inoltre che è meglio non far passare tutto il mese di maggio ma muoversi con una certa fretta. Più tardi si agisce e più è alto, infatti, il rischio di vedersi comunque sospeso l’assegno e di non poter più agire tempestivamente per sbloccarlo. Si tratta di un aspetto che è bene conoscere al fine di non rischiare di vanificare tutta la procedura precedente e che, una volta superato il mese di maggio, rischia di dover essere ripetuta da capo.

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