Assegno di Inclusione, ora c’è un nuovo paletto: superata la soglia, si perde il beneficio

Occhio al limite. Con l’assegno di inclusione, una soglia superata significa addio beneficio. Scoprite i dettagli per non farvi sfuggire questa preziosa opportunità.

A partire dal 1° gennaio 2024, questo straordinario sostegno prende il posto del reddito di cittadinanza, offrendovi un’opportunità unica per un futuro più brillante. Potete ricevere un prezioso aiuto economico mentre vi immergete attivamente nella società. Tale innovazione segue l’entusiasmante introduzione del Supporto per la Formazione e il Lavoro nel settembre 2023, aprendo la strada a nuove possibilità. Scoprite insieme a noi cosa succede quando trovate lavoro mentre beneficiate dell’ADI.

Rivoluzione dell'assegno di inclusione
Cosa accade se si oltrepassa la soglia dell’assegno di inclusione? – Arabonormannaunesco.it

Lavorare e percepire l’assegno di inclusione è possibile, ma solo fino a un massimo di 3.000 euro lordi all’anno. Potete ad esempio di avviare un’ attività imprenditoriale o lavorativa autonoma, o partecipare a programmi retribuiti di politiche attive del lavoro.

Assegno di Inclusione, come funziona

L’assegno di inclusione è progettato per sostenervi economicamente e favorire l’integrazione sociale e professionale. Per accedervi, basta rispettare alcuni requisiti, come avere una disabilità, essere minorenne, avere almeno 60 anni o trovarsi in condizioni di svantaggio e inserito in programmi di cura.

Guida completa all'accesso dell'assegno di inclusione
Lavorare con ADI: un mondo di opportunità senza perdere il sostegno – Arabonormannaunesco.it

Dovete essere cittadini dell’Unione Europea o avere il diritto di soggiorno. Se volete spiccare il volo da paesi terzi, assicuratevi di possedere il permesso di soggiorno UE permanente. E non dimenticate di risiedere in Italia da almeno cinque anni. Quando si tratta di requisiti patrimoniali, non preoccupatevi: i parametri reddituali e patrimoniali sono chiari e semplici da seguire.

Ad esempio, il vostro Isee deve essere inferiore a 9.360 euro. Ma cosa succede se trovate lavoro? Tranquilli, l’assegno di inclusione non vi penalizza. Se iniziate un’attività lavorativa, il reddito aggiuntivo fino a 3.000 euro lordi all’anno non influisce sul beneficio economico. Basta comunicare il reddito entro 30 giorni dall’inizio dell’attività. Attenzione ai dettagli: il mancato rispetto dei tempi può comportare la sospensione del beneficio.

E se il lavoro dipendente prosegue l’anno successivo, dovete solo compilare un nuovo modulo entro gennaio. L’importante è tenere aggiornati gli uffici dell’Inps. Sognate di avviare un’impresa o un lavoro autonomo?  Comunicate l’inizio dell’attività prima del grande giorno, altrimenti rischierete di perdere il sussidio. E non dimenticate di segnalare il reddito entro il 15esimo giorno successivo al termine di ogni trimestre. Lavorare con l’assegno di inclusione è una sfida gratificante, da non lasciarsi perdere.

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