La sentenza per la causa riguardante un anziano che ha regalato i soldi alla sua badante cambia tutto. Fatti del genere vanno gestiti così
Quello che andremo a mostrarvi oggi è un contenzioso molto particolare e unico nel suo genere, ma casi di questo tipo ve ne sono a iosa nel mondo. La sentenza è arrivata riguardo la causa ad un anziano che ha regalato diversi soldi alla sua badante lasciando diverse persone con il fiato sospeso.
Anzitutto, partiamo dal fatto che le persone anziane necessitano di sostegno da parte di terzi e quando la famiglia non riesce a prendersene cura, allora è necessario per essi richiedere i servizi di una badante. Talvolta, quest’ultima, riesce a entrare talmente tanto in sintonia con la persona presa in cura che essa è portata anche a fare diversi regali.
Tuttavia, non sempre questa sintonia riesce ad essere trasmessa a tutti i componenti della famiglia dell’anziano, ma altre volte può anche succedere che, invece, la badante diventi parte integrante di essa. Tutte queste dinamiche sono determinanti in fase di testamento, in cui entrano in gioco anche dei ruoli fondamentali, come quello del notaio o dell’amministratore legale (di sostegno).
Anziano regala soldi alla badante, cosa dice la legge
La sentenza che è arrivata dalla Cassazione ha lasciato stupiti tutti coloro che si appassionano di questi particolari e delicati casi, come anche i diretti interessati. Nessuno si sarebbe mai aspettato di poter leggere ciò che i giudici hanno deciso di fare, specie le persone prese in causa. In particolare, sono l’amministratore legale e due badanti di un anziano di 99 anni, morto nel 2020.
Il Tribunale di Padova le ha dichiarate incolpevoli dell’accusa arrivata dalla Procura che imputava loro di aver influenzato le scelte dell’anziano. Le indagini erano iniziate quando un parente dell’ingegnere, il quale era un possibile erede, aveva notato alcune discrepanze nei conti dell’anziano. Le indagini della polizia avevano dimostrato alcuni movimenti bancari dell’uomo alquanto significativi, i quali erano a favore delle sue due badanti.
Dopo aver raccolto le prove, il Tribunale di Padova ha comunque deciso di scagionare le due donne, andando a far valere la loro difesa. Queste ultime sono riuscite a dimostrare che l’uomo era capace di intendere e di volere, anche nel redigere il testamento. Infatti, l’anziano aveva lasciato i suoi beni alle donne, visto che si erano prese cura di lui. In questi casi, il testamento è valido perché è riuscito a rispettare i requisiti legali e non si è configurato alcun tipo di abuso, derivante dalla probabile vulnerabilità dell’anziano.