Perché è finita la storia d’amore tra Angela Brambati e Angelo Sotgiu, ovvero I Ricchi e Poveri, protagonisti del Festival di Sanremo 2024.
Loro sono certamente una delle grandi sorprese di questo Festival di Sanremo 2024, in onda in questi giorni su Rai Uno e condotto, e con la direzione artistica, di Amadeus. Stiamo parlando de I Ricchi e Poveri, il duo oggi formato da Angela Brambati e Angelo Sotgiu, che si è presentato all’Ariston con il brano Ma non tutta la vita.
Nella serata di ieri I Ricchi e Poveri hanno fatto ballare l’Ariston e gli italiani a casa, presentando per la serata cover e duetti un medley dei loro grandi successi. Sul palco dell’Ariston, Angelo e Angela, si sono presentati in compagnia di un altro duo famosissimo, Paola e Chiara, l’anno scorso concorrenti e quest’anno conduttrici de Prima Festival. I quattro artisti si sono esibiti con Sarà perché ti amo – brano più famoso del gruppo – e il singolo Mamma Maria.
Perché si sono lasciati Angelo e Angela
Non tutti sanno che Angela Brambati e Angelo Sotgiu hanno avuto in passato una storia d’amore: dopo la rottura hanno deciso di rimanere nel gruppo e continuare la loro carriera artistica ne I Ricchi e Poveri. I due oggi sono molto amici e la complicità è evidente sul palco, ma perché è finita tra loro? Entrambi molto riservati, anche durante la loro relazione, non hanno mai parlato pubblicamente dei motivi della loro storia che, tutt’oggi, resta un mistero. In seguito, i due hanno avuto importanti relazioni: Angelo Sotgiu, nel 1982, ha sposato Nadia Cocconcelli e i due hanno avuto due figli, Elena e Daniele.
Angela Brambati, invece, ha avuto una famosa storia d’amore con l’imprenditore Marcello Brocherel e i due hanno avuto un figlio, Luca, oggi famoso chef. La fine della loro relazione conquistò per copertine patinate gossip nostrane del tempo, dal momento che Angela scoprì la storia tra Marcello e Marina Occhiena, altro membro del gruppo I Ricchi e Poveri di allora. Ha raccontato in una recente intervista la cantante: ““Li ho pescati nel mio letto, pensate, nel mio letto! Io di indole sono buona, molto buona. Una, due, tre, quattro, cinque, anche sei volte posso perdonare, di più no. E poi potevano fare le cose pulite, da furbi, senza farsene accorgere. Io non tollero le cose sporche”.
