Alzheimer, scoperto un gene che fa da barriera: protegge il cervello dalla malattia

Alzheimer: la scoperta è epocale. Scoperto il gene che protegge dalla malattia. Cosa hanno appurato gli esperti. 

L’Alzheimer è una forma di demenza, una malattia neurodegenerativa che attacca in modo lento le cellule, in particolar modo quelle del cervello implicate nei processi di apprendimento e di memoria. Uno dei sintomi più comuni tra coloro che sono affetti dalla malattia è la perdita della memoria a breve termine. In genere l’Alzheimer ha un andamento progressivo e lento, il soggetto che ne è affetto soprattutto agli stati iniziali infatti, può condurre senza problemi la sua vita quotidiana, ma con lo sviluppo della malattia viene inesorabilmente privato della sua indipendenza.

Alzheimer: scoperto il gene che blocca la malattia
Alzheimer, cosa hanno scoperto gli esperti arabonormannaunesco.it_

L’apice del disturbo si manifesta allorché il paziente non è più in grado di riconoscere se stesso e i suoi familiari. Con la degenerazione delle cellule nervose si manifestano anche i danni ai vasi sanguigni e, si palesa un’infiammazione cerebrale.

I neuroni dunque non riescono più a trasmettere informazioni utili per ricordare ciò che è accaduto, viene bloccato il processo di immagazinamento delle informazioni, la persona lentamente non ha più ricordi. Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sono oltre 55 milioni le persone che soffrono di Alzheimer e si ipotizza che con l’allungamento delle età media della popolazione, Il numero è destinato a crescere.

La scoperta apre la strada a nuove ricerche sull’Alzheimer

Si stima che la malattia colpisce entrambi i sessi ma stando ai dati dell’OMS sono soprattutto le donne a soffrirne. Le cause principali dell’Alzheimer sono da attribuire a: mutazioni genetiche o ad una predisposizione familiare. Le fasi della malattia sono tre, inizialmente si presentano sintomi che sono: difficoltà di concentrazione, scarsa memoria degli eventi recenti e difficoltà del linguaggio. In presenza di questi sintomi è necessario rivolgersi allo specialista affinché possa giungere ad una diagnosi, anche se non è facile.

Alzheimer, la ricerca non si ferma
Alzheimer, cosa hanno scoperto i ricercatori arabonormannaunesco.it_

Riconoscere infatti la malattia nella sua prima fase è arduo poiché è stato scoperto che i neuroni iniziano ad essere danneggiati molto tempo prima rispetto alla comparsa dei sintomi evidenti. Di recente è stata effettuata una ricerca e gli esperti sono giunti a scoprire un gene che si comporta come uno scudo, facendo da barriera ed evitando dunque alla malattia di aggredire il cervello.

Lo ha scoperto un team di ricercatori della Columbia University, lo studio è stato pubblicato sulla rivista Acta e pone le basi per ulteriori innovazioni in campo medico. Una scoperta che apre la strada per nuovi studi e che potrebbe portare anche alla possibile elaborazione di farmaci ad hoc.

Gestione cookie