Alzheimer, adesso ne vengono colpiti anche i giovani: i sintomi a cui fare attenzione

Alzheimer, una patologia che colpisce molti anziani, i quali nel tempo cominciano a perdere la loro memoria con conseguenze importanti per la salute.

Tutto comincia con dei vuoti di memoria e si finisce poi per non ricordare nulla e addirittura non riconoscere le persone care. Un vero deterioramento irreversibile delle funzioni cognitive principali, questa è la malattia di Alzheimer. Tutto viene compromesso, la memoria, l’attenzione e anche il linguaggio.

Alzheimer, adesso ne vengono colpiti anche i giovani
Alzheimer e i giovani: cosa c’è da sapere – arabonormannaunesco.it

Siamo soliti vedere anziani affetti da questa malattia, in una fascia di età che va dai 65 anni insù. Eppure vi è una piccola percentuale rilevata la quale non rientra in questa fascia “molto adulta” ma addirittura si parla di giovani. Come è possibile che una patologia del genere si presenti anche in un età “giovane”?

Tra i 30 e i 60 anni: Alzheimer precoce

Ci si chiede a questo punto come sia possibile che la patologia possa presentarsi anche in un età “precoce”, se vogliamo definirla così. Complici possono essere i fattori genetici, se in famiglia vi è una predisposizione alla patologia, oppure anche dei fattori ambientali. 

Alzheimer e giovani
Anche la fascia di età tra i 30 e 60 anni ne può essere colpita – arabonnormannaunesco.it

Ma entra in gioco anche il ruolo di una proteina molto importante, la APP, e quindi la conseguente formazione della beta amiloide, una sostanza che porta progressivamente a una degenerazione delle cellule cerebrali. Le conseguenze sono drammatiche e tutte quelle attività che un tempo sembravano essere facili da svolgere diventano un problema. Come una semplice comunicazione oppure un peggioramento dell’orientamento spazio-temporale.

Tutto quello che prima era riconoscibile, comincia a diventare sconosciuto, luoghi e persone. Inoltre si manifestano anche delle alterazioni della personalità, con sbalzi di umore e comportamenti che sembrano riportare all’infanzia. Ecco che la vita di tutti i giorni risulta essere molto complicata dato che quello che veniva svolto prima con facilità diventa adesso molto faticoso.

Non solo la vita professionale ne è compromessa ma anche quella privata. Al momento non esiste una cura che possa cambiare l’evoluzione della malattia. Sono fondamentali i test neuropsicologici e le varie risonanze magnetiche per individuare lo stadio della malattia e come sta agendo sulla salute del soggetto. Ci sono delle terapie sia farmacologiche che comportamentali volte proprio all’azione su una malattia che fa ancora molta paura soprattutto se colpisce la fascia “giovane” rispetto a quella “anziana”.

Ci sono comunque delle precauzioni da prendere per cercare di prevenire l’insorgere della malattia dell’Alzheimer in età precoce. Una giusta alimentazione, evitare troppo fumo e alcol, fare regolare attività fisica e lo yoga è tra le discipline che aiutano molto.

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