Messina, 19 novembre 2025 – Una studentessa di 16 anni del liceo artistico “Basile” di Messina è stata aggredita ieri, poco dopo mezzogiorno, nel bagno dello spogliatoio della palestra della scuola. La polizia, dopo i primi accertamenti, ha ricostruito che la ragazza è stata picchiata con schiaffi, calci e pugni da due coetanee, anche loro sedicenni, che però – almeno per ora – non risultano iscritte all’istituto. Un episodio che ha scosso profondamente la comunità scolastica e riacceso il dibattito sulla sicurezza dentro le scuole.
Aggressione in palestra, gli studenti fermano l’episodio
La violenza è esplosa durante la sesta ora, mentre gli studenti si spostavano tra le aule. La vittima era nello spogliatoio della palestra, dove si preparano gli alunni per l’ora di educazione fisica. Due ragazze, secondo i testimoni, si sarebbero infilate dentro approfittando del caos nei corridoi. Solo quando alcuni compagni sono arrivati, diretti alla lezione successiva, l’aggressione si è interrotta. “Abbiamo sentito delle urla e siamo corsi subito dentro”, racconta uno degli studenti. “C’era sangue a terra, lei piangeva”.
Le aggressori fuggono, una ex compagna di classe
Le due ragazze sono scappate velocemente, mescolandosi agli altri studenti che uscivano dalle aule. Dai racconti della vittima e di altri ragazzi, una delle due sarebbe una ex compagna di classe della ragazza aggredita. “Non la vedevamo da mesi”, dice una studentessa della stessa sezione. “Non ci aspettavamo una cosa del genere”. Gli investigatori stanno recuperando le immagini delle telecamere interne e ascoltando tutti i testimoni per ricostruire cosa è successo esattamente.
Denuncia dei genitori e indagini in corso
I genitori della ragazza hanno sporto denuncia già nel pomeriggio di ieri presso la Questura di Messina. Nel verbale hanno fornito dettagli per identificare le due aggressori, tra cui descrizioni fisiche e gli abiti che indossavano. La polizia ha aperto un’indagine per lesioni personali aggravate e sta collaborando con la dirigenza scolastica. “Siamo vicini alla nostra studentessa e alla sua famiglia”, ha detto la preside, professoressa Maria Grazia Russo. “Abbiamo già avviato tutte le procedure necessarie”.
Supporto psicologico per la vittima e clima di tensione
La scuola ha attivato un servizio di supporto psicologico per la ragazza e per gli altri studenti che hanno assistito o sono coinvolti in qualche modo. La giovane è stata portata al pronto soccorso del Policlinico “G. Martino” con contusioni al volto e agli arti, ma non è in pericolo di vita, dicono dall’ospedale. “È molto scossa”, confida una docente che l’ha accompagnata. “Non riesce a capire perché tanta violenza”. Tra gli studenti si respira ancora molta tensione: in tanti si chiedono come sia stato possibile che estranee siano riuscite ad entrare nella scuola.
La scuola pensa a passi legali
Oltre alla denuncia dei genitori, la scuola sta valutando azioni legali per difendere la sua comunità. “Non possiamo permettere che succedano cose del genere”, sottolinea la dirigente Russo. Nei prossimi giorni sono previsti incontri con le famiglie e con le forze dell’ordine per rafforzare i controlli all’ingresso e sensibilizzare i ragazzi sui pericoli della violenza tra pari. Intanto, le indagini proseguono: la Squadra Mobile lavora per identificare le due ragazze e capire il motivo dell’aggressione.
La città preoccupata, attesa per i prossimi sviluppi
L’episodio ha messo in allarme anche chi vive fuori dalla scuola. Genitori e residenti del quartiere Gazzi chiedono più sicurezza nelle scuole del territorio. “Non è la prima volta che sentiamo di risse o aggressioni”, commenta un padre all’uscita dall’istituto. “Ma stavolta si è davvero superato il limite”. Nelle prossime ore sono attesi aggiornamenti sulle condizioni della ragazza e sull’identità delle responsabili. La città resta in attesa, sperando che casi come questo non si ripetano più.





