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28enne tossicodipendente arrestato dopo minacce di morte ai genitori con mazza da baseball

Milano, 16 dicembre 2025 – È stato trovato disteso sul divano di un appartamento in via Borsieri, con accanto una mazza di ferro: così gli agenti della polizia hanno sorpreso, nella notte tra lunedì e martedì, un uomo di 38 anni, già noto per problemi di tossicodipendenza. La chiamata al 112 è arrivata poco prima dell’una, dai vicini dello stabile che, dal quarto piano, avevano notato movimenti sospetti e rumori secchi provenire dall’appartamento accanto. Quando la volante della Questura è arrivata sul posto, la porta era socchiusa e nell’aria si percepiva un forte odore di sostanze chimiche.

Le indagini partite dalle segnalazioni dei vicini

La notte era tranquilla, ma intorno al civico 18 di via Borsieri le luci restavano accese. Qualcuno aveva parlato di urla soffocate, altri di “colpi sordi contro le pareti”, come ha raccontato Lorenza Galli, una residente al piano superiore: “Si sentiva qualcosa battere forte. Pensavamo a una lite o a uno scasso.” Pochi minuti dopo la segnalazione, due pattuglie hanno fatto irruzione nell’appartamento dove hanno trovato il trentottenne riverso sul divano, gli occhi semi chiusi e la mazza poggiata tra le gambe. Nessuno ferito, ma evidenti tracce di consumo di droghe.

Gli agenti della squadra mobile hanno subito chiamato il 118, che ha trasferito l’uomo in codice giallo all’ospedale Niguarda. Non è stato possibile parlare con lui sul momento: troppo alterato per rispondere con chiarezza. “Era in condizioni critiche, molto agitato e faceva fatica a parlare”, hanno raccontato i soccorritori.

L’uomo già seguito dai servizi sociali

Dalle indagini emerge che il 38enne – cittadino italiano con precedenti per furto e detenzione di stupefacenti – era seguito dai servizi sociali del Municipio 9. Negli ultimi mesi aveva ricevuto visite regolari da operatori e assistenti del Sert, ma senza mai riuscire a iniziare un percorso stabile per disintossicarsi. Solo qualche settimana fa era stato segnalato per atti di autolesionismo proprio in quello stesso palazzo. “Lo vedevamo spesso sulle scale – racconta un vicino – sempre nervoso o taciturno, sembrava perso”.

La presenza della mazza accanto a lui ha subito insospettito gli agenti. Non sono state trovate prove di furto o segni di effrazione, anche se l’appartamento era in disordine: bottiglie rotte a terra, mobili danneggiati e siringhe usate vicino al lavandino.

Accertamenti sulle armi e sulla provenienza delle sostanze

Il commissariato Garibaldi sta ora cercando di capire da dove arriva la mazza e se l’uomo potesse averla usata come arma o strumento di difesa. Da una prima verifica si tratterebbe di un attrezzo da cantiere simile a quelli usati nei lavori stradali poco lontano dall’edificio. Nei prossimi giorni verrà sentito anche il custode per capire come sia finita nell’appartamento.

Per quanto riguarda le sostanze trovate – circa 3 grammi di polvere bianca e alcune pasticche non riconducibili a farmaci – serviranno esami tossicologici nei laboratori dell’ASST Fatebenefratelli Sacco. Il referto ospedaliero dovrebbe chiarire cosa ha causato l’intossicazione. Nessun altro abitante del palazzo risulta coinvolto: il portone d’ingresso era chiuso regolarmente.

Allarme sociale nel quartiere Isola

Il caso ha riacceso i riflettori sulla situazione difficile che vive parte del quartiere Isola, dove da mesi commercianti e residenti denunciano un aumento degli episodi legati allo spaccio e al degrado sociale. “Non è la prima volta che vediamo interventi delle forze dell’ordine”, ha ammesso Gianni Rota, titolare di un bar in via principale. Alcuni abitanti riferiscono che il passaggio di persone in cerca di droga è cresciuto anche attorno alla stazione Garibaldi, con casi simili nei sottopassi e nelle zone abbandonate.

Al momento non ci sono denunce recenti contro l’uomo per reati contro la persona o il patrimonio. La Questura però sottolinea l’importanza “di un lavoro continuo tra istituzioni e territorio”, come ricordato ieri sera dal dirigente del commissariato locale.

Il percorso futuro e i rischi per la sicurezza

L’uomo resta ricoverato sotto osservazione: i medici valuteranno le sue condizioni fisiche e mentali prima di decidere se dimetterlo o trasferirlo in una struttura protetta. La polizia attende i risultati degli esami tossicologici per eventuali accuse legate alla detenzione impropria dell’arma e delle sostanze vietate. Nel frattempo il caso continua a far parlare i residenti della zona, dove cresce la richiesta di più sicurezza giorno dopo giorno.

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